Parietaria
Nome: PARIETARIA (Parietaria Judaica)
La parietaria, chiamata anche Muraiola o Erba Vetriola, è un'erba perenne infestante che predilige i ruderi, le macerie, i muriccioli a secco, le crepe dei muri e le siepi.
Le foglie sono ellittico-acuminate con peli ricurvi aderenti agli abiti. E' diffusa in tutta l'Europa centro-meridionale, soprattutto nelle regioni del bacino del Mediterraneo, dalla pianura fino a 900-1000 m di altezza.
Anche se le correnti aeree non sono intense può essere immessa nell'atmosfera una cospicua quantità di pollini, grazie ad un meccanismo di propulsione a scatto dei filamenti elastici delle antere.
Caratteristiche determinanti per l'emissione pollinica sono la temperatura, l'umidità, l'intensità della luce. Le antere di parietaria, che contengono il polline, si aprono quando il tempo è asciutto e caldo, durante le ore di luce, dal primo mattino al pomeriggio.
Il suo polline, sferico, triporato, con granuli di 12-20 µ di diametro, è una delle più importanti cause di allergia respiratoria in Italia.
Nell'Italia settentrionale il periodo di pollinazione inizia verso il mese di maggio e si esaurisce ad ottobre.
Nelle zone centro-meridionali il periodo è allargato ed inizia dal mese di marzo.
Proprietà:
Presenta sali di potassio, calcio e zolfo, mucillagine, tannino; è diuretica, espettorante, colagoga, antiflogistica.
Come cibo per una cura depurativa e rinfrescante; succo, infuso e decotto per cistite e irritazioni dell'apparato urinario; compresse di infuso concentrato o cataplasmi della pianta triturata per emorroidi e ragadi anali.
I principi attivi della pianta vengono estratti dall'industria farmaceutica e utilizzati, in associazione ad altre sostanze, per la produzione di numerosi tarmaci diuretici ed emollienti.
In cucina si impiega la pianta intera prima della fioritura o, poi, solo i germogli degli apici.
Previa cottura, viene usata per la preparazione di minestre (alle quali dona un bel colore verde); spesso viene associata all'ortica.
Il nome di "erba vetriola" deriva dalla capacità della pianta (in particolare degli acheni pelosi) di pulire perfettamente vetri, fondi di bottiglie e bicchieri; viene invece detta "muraiola" per come, grazie al lungo apparato radicale, si ancora tenacemente ai muri, riuscendo spesso a sgretolarli.
Preparazione e uso:
Macerato di parietaria
Dopo avere affettato a spicchi 2 cipolle e frantumato 10 g di parietaria (parte aerea), 30 g di gramigna (rizoma) e 30 g di carciofo (foglie), ponete il tutto a macerare assieme alla scorza di 1 limone (solo la parte gialla) in 1 l di vino bianco ad alta gradazione per 10-12 giorni.
Trascorso questo periodo filtrate e conservate il macerato in una bottiglia ben chiusa.
Consumate 3 tazzine al giorno, lontano dai pasti, come rimedio in caso di idropisia.
Decotto di parietaria
Mettete 5 g di parietaria (parte aerea) in 1 dl d’acqua.
Applicate compresse imbevute di decotto per risolvere scottature leggere.
Infuso
Mettere una manciata di parietaria tritata, fresca o essiccata, in 1 l d'acqua bollente.
Lasciate riposare per 20 minuti quindi dolcificate con zucchero.
La parietaria in cucina
La parietaria si usa cotta (la sua ruvidezza impedisce di consumarla cruda) per preparare ottimi minestroni che colora di verde intenso, sola o unita all'ortica. Il gusto è buono e la grande quantità di nitrato di potassio rende queste pietanze diuretiche come un piatto di asparagi.
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